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Luciana Littizzetto: stampa il tuo pensiero... se ci riesci!

Luciana Littizzetto In una vecchia puntata di "Che tempo che fa" Luciana Littizzetto ha lanciato la sua supplica!

Il pensiero debole

Vorrei fare un appello a  reti unificate. Una supplica.

Non c'entra Ruini, giuro.

Un'implorazione accorata. Guarda. Scrivo il pezzo in ginocchio.

Mi rivolgo a voi, costruttori di cartucce per stampante.

Vi scongiuro.  Potete  fare le cartucce del nero un po' più grosse così durano di più?

Potete  evitare cortesemente di sfornare cartucce piccole come gianduiotti con  dentro l'inchiostro sufficiente per stampare «Ciao pirla» in Arial  14?

Vi prego amici. Smettetela di produrre pistolini minuscoli. Io  non vi chiedo mica di abbassare i prezzi? Se voi pensate che una  cartuccia debba costare più o meno come un paio di jeans va bene.

Se  voi ritenete che una cartuccia costi praticamente come una stampante mi sfugge la logica ma lo accetto.

Conviene comprarsi una stampante  poi buttarla via e tenere la cartuccia.

Non chiedo neanche di  migliorare la distribuzione in modo da non dover girare quei 27 negozi  prima di trovare la mia.

Che faccio prima a  trascrivere a mano.

Che si  fa prima a trovare un tartufo.

Però vi imploro. Fate in modo che il  nero duri un pochinino di più.

«Eh ma  la nuova tendenza è di produrre  stampanti piccoline, portatili, molto più comode...».

Va bene. Fate  pure delle stampanti mignons ma con cartucce enormes.

Fate dei  fenomeni della natura come la Clerici che è piccolina con le tette  grosse. Vi faccio una proposta. Perché non fate la cartuccia del nero
  grossa almeno il doppio delle altre? Se volete vederci esultare fatela grossa il triplo. Anzi. Ti dico di più.

Grande metà della stampante. Triplicate i costi, non voglio limitare i vostri guadagni, per carità.

Perché poi tu la cambi e frrrrtttt frrrrrtttt frrrrrttttt la stampante  ti stampa di sua sponte la prova stampa che ti consuma già di suo metà cartuccia.
Ratatatapatapatatapatà. Due pagine di geroglifici e  caratteri atzechi tutti  in grassetto.

Ma non basterebbe una scritta in  minuscolo: «guarda come stampo bene?».
Punto!

Adesso per gli isterici  come me vendono anche i kit per ricaricare le cartucce.

Una siringa  come quella che Dottor House adopera per sedare gli oranghi, una  boccetta di inchiostro, e la maledizione di Michel Jackson, perché chi la usa fa il percorso inverso, da bianco diventa nero.

Ma quello  delle stampanti fa parte di quei misteri tipo. Perché e ripeto perché, i rotoli del fax sono di 1800 tipi? Lunghi corti, spessi larghi, stretti lunghi? Anche lì.

Perdo meno tempo a portare a mano il  documento che non a cercare il rotolo per il fax che funzioni.

E  vogliamo forse parlare dei caricabatteria dei telefonini? Io ne avrò 36.

Ogni telefono c'ha il suo. Chi ce l'ha tondo, e chi ce l'ha quadro, e chi con lo spinotto piccolo e chi col buco grande.

Ma vi  rendete conto o no che per ingrossare le vostre tasche ci tirate tutti  scemi? Fatene uno universale che vada bene per tutti i buchi.

D'altronde la natura insegna. Pensa se le donne dovessero cercare il maschio dotato di spinotto giusto per ognuna. Sarebbe una follia.

I  maschi  hanno un caricabatteria universale. E noi donne non abbiamo mai fatto un  plissè. Mai una rimostranza alla direzione generale.

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